È il più alto comune della valle Po, dai 1100 ai 3841 m slm rappresentati naturalmente dalla maestosa vetta del Monviso. L’immagine di Crissolo è infatti da sempre associata all’ormai leggendario Re di Pietra.
Si tratta indiscutibilmente del maggior centro turistico della valle, lo sci alpino qui è ormai una tradizione: negli anni ’50 è nata infatti una delle prime stazioni invernali della provincia di Cuneo. Nell’estate del ’93 poi sono stati costruiti skilifts che hanno contribuito a rendere Crissolo una stazione sciistica importante.
Lo sci alpinismo è invece praticato su numerosi itinerari d’alta quota, dal mese di gennaio a giugno. Completano lo scenario invernale le ormai rinomate cascate di ghiaccio, l’anello per lo sci da fondo e la pista di pattinaggio su ghiaccio naturale a Villa.
Ma Crissolo non è soltanto sport: le sue borgate possono infatti considerarsi piccole perle dell’architettura tradizionale locale, mentre i suoi ristoranti offrono specialità piemontese arricchite da gustose varianti valligiane: polenta concia con burro e formaggio, trote del Po, funghi porcini, dolci di castagne e paste di meliga.
Non si può però parlare di Crissolo senza ricordare la presenza sul suo territorio del Santuario intitolato a san Chiaffredo: la tradizione popolare vuole che questo santo, soldato dell’Impero Romano ed appartenente alla Legione Tebea, dopo aver rifiutato la fede pagana, si sia rifugiato su queste montagne per sfuggire alle persecuzioni anti-cristiane. Ma proprio qua sembra che sia stato scovato e martirizzato nel 290. Nel 522 poi, in seguito a circostanze miracolose, la sepoltura del santo fu ritrovata, e proprio per questo venne eretta prima una semplice chiesetta poi, con l’aumento del numero di pellegrini che singolarmente o collettivamente sceglievano di mettersi in cammino per Crissolo, fu costruito il Santuario. La grande devozione popolare che ancora oggi si rivolge a questo santo, è testimoniata sopratutto dai numerosi quadri votivi che ricoprono interamente le pareti interne dell’edificio.