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IO VIVO QUI a Sampeyre

juri

 

 

Più siamo, più cose facciamo

e meglio stiamo!

 

 

Sulla lavagnetta del menù del giorno al rifugio Meira Garneri scrive: «Lasciate fare a noi».

Lui è Juri Chiotti, che è stato il più giovane chef stellato italiano quando era in tour nelle “alte cucine” e che ora veste i panni di rifugista in pile e scarpe da running.

Nei ristoranti di città puoi ambire al massimo ad una stella, qui invece puoi collezionarne milioni solo affacciandoti alla finestra “… se poi il cielo è quello con cui abbiamo sognato da bambini, la scelta di tornare a casa è quasi d’obbligo!”.

Assaporando il risotto al pino cembro e la panna cotta al fieno di Juri, ci ritroviamo con il Monviso nel piatto!

Uscire dalla porta della cucina per raccogliere le erbe selvatiche nei prati è un’esperienza che dovrebbero provare tutti i cuochi” e a 1800 metri è all’odine del giorno poterlo fare.

Se a questo aggiungiamo l’utilizzo dei prodotti dell’azienda agricola del papà, l’attenta ricerca delle materie prime e il quaderno di ricette della nonna, il risultato non può che essere stellare!

Forse è proprio questa la chiave di una gestione sostenibile anche perchè “… sostengo che il mangiar bene debba essere accessibile a tutti e non costare 100 euro”.

Il piatto del futuro potrebbe essere una montagna vissuta dai giovani perchè “… più siamo, più cose facciamo e meglio stiamo!”

La sfida vinta da Juri può essere da esempio e stimolo per tutti i giovani che credono in un ritorno alle origini senza rinunciare alle comodità del ventesimo secolo.

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