Una qualità di vita
molto più alta
Casteldelfino è uno di quei paesi in cui ti bastano due passi lunga la via centrale per renderti conto di essere in un luogo dalla storia importante.
Portali megalitici, affreschi, pietre scolpite, una parrocchiale imponente e simboli di antiche casate ci portano indietro nel tempo, quando questa era “la Vilo”, la capitale.
La storia è quella della Repubblica degli Escartons, quella dei confini che non passavano sui crinali delle montagne, quella in cui la vita in alta montagna era la più agiata, quella in cui era una fortuna nascere lassù.
Ora lo scenario è un altro, parlare di vita in questi luoghi spesso significa parlare di problemi, ma per fortuna qui incontriamo Katia, entusiasta e travolgente!
Ci racconta di quanto sia bello vivere a Casteldelfino, adattando ai nostri tempi la filosofia di vita di un tempo. Un’economia agricola di auto-sussistenza, ma senza dimenticare che il turismo può essere un’ottima risorsa. Così entriamo nel ristorante: “qui c’erano una forgia per lavorare il ferro ed una turbina che produceva l’energia elettrica per il paese. Dove attualmente sorgono le camere, invece, c’erano un mulino per la produzione della farina, una segheria per lavorare il legno e più indietro nel tempo un telaio per la lavorazione del drap, il tessuto utilizzato per il confezionamento degli abiti”.
Katia presenta così la sua azienda, ricordando le origini, ma con uno sguardo sempre al futuro, credendo fortemente nelle potenzialità di questo territorio, con la consapevolezza che la qualità di vita che si trova qui, non la si può trovare altrove.
“…la vita in montagna per una famiglia è possibile e non vediamo perché anche altre famiglie non possano fare la scelta che abbiamo fatto noi!”