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PEDALARE MONVISO

PEDALARE MONVISO

[su_column size=”1/2″]Il Monviso e le sue pendici sono da sempre un punto di attrazione e di richiamo eccezionale per la pratica sportiva. La montagna “visibile”, dalla forma piramidale perfetta, offre uno straordinario mondo di scoperta e di avventura, con una rete sentieristica adatta a tutte le esigenze.

In Valle Varaita dodici itinerari ad anello, con divertenti trails e single tracks, permettono di scoprire le tante sfaccettature di una montagna che sa regalare paesaggi e panorami indimenticabili; dai percorsi più a bassa quota, percorribili dalla primavera all’autunno, ai punti più alti della valle, da scoprire nei mesi estivi.

Non vi resta che inforcare le vostre mountain bikes, fat bikes o e-bikes e mettere alla prova le gambe sui diciassette percorsi, adatti a bikers di vari livelli (da mediamente allenati a ottimi ciclisti).

Buon divertimento![/su_column] [su_column size=”1/2″]

Piasco – San Bernardo Vecchio
Piasco – Bricco Alto
Busca – Croce di Monte Pagliano
Venasca – Pian Madama
Rossana – Castello di Rossana
Rossana – Monte San Bernardo
Brossasco – San Bernardo di Gilba
Melle e Frassino – Monte Ricordone
Rore – Passo Malaura
Calchesio – Colle di Sampeyre
Sampeyre – Colle della Bicocca
Casteldelfino – Punta del Cavallo e Battagliola
Pontechianale – Monte Losetta
Chianale – Colle dell’Agnello – Colle Biancetta

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[su_column size=”1/2″] ACCOMPAGNATORI/GUIDE

Freedom to ride
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[/su_column] [su_column size=”1/2″]

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PIASCO – FRAZ. SERRAVALLE – SAN BERNARDO VECCHIO – PIASCO

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Lunghezza 14 km
Dislivello 700 m
Altitudine massima 1167 m
Durata 2h 30’
Difficoltà MCA/BCA
Periodo consigliato marzo/ottobre
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ASCESA
ASCESA (difficoltà MCA): Dal centro del paese di Piasco (476 m) si pedala sulla strada asfaltata che attraversa l’abitato passando per il Borgo Sant’Antonio dove si supera una rotonda e si prosegue diritto in direzione di Venasca. Dopo circa 2 km di rettilineo svoltare a destra e proseguire in salita asfaltata fino alla fraz. Serravalle (717 m). In prossimità di una curva che piega a sinistra ignorare la strada che prosegue diritto che porta ad una borgata e continuare invece sulla principale dove le pendenze cominciano ad aumentare. In breve si arriva ad un’altra borgata chiamata Tetti Merlot (874 m), si sorpassano alcune case e si raggiunge un bivio dove l’asfalto finisce e occorre svotare bruscamente a sinistra. Si continua ora su strada sterrata, si ignora il primo bivio sulla sinistra per Tetti Raimondo e successivamente un altro sulla destra che porta ad un altro gruppo di case mantenendo così la principale fino alla località Tetti Boggio dove si effettua un tornante che svolta a destra e le pendenze aumentano notevolmente. La strada costeggia una rete metallica e senza possibilità di errore si raggiunge uno spiazzo erboso (pilone votivo, 1050 m circa, fontana) dove si prosegue sempre sulla principale effettuando una curva a destra. Si tralasciano presto un sentiero che inizia sulla destra (verrà percorso in discesa, segnalato da una palina) e un altro sulla sinistra (porta alla cappella di San Bernardo Vecchio, ma su sentiero non pedalabile in salita); da questo punto la strada si fa più ripida e impegnativa e dopo aver ignorato il sentiero a destra che scende a Pian Colletto, si effettua un ultimo tratto ripido con fondo sconnesso fino al raggiungimento di un ripetitore e in breve alla bella chiesetta di San Bernardo Vecchio (1167 m). Bellissimo il panorama su entrambi i versanti.
DISCESA
DISCESA (difficoltà BCA): Dirigendosi dalla chiesetta per pochi metri verso il ripetitore incontrato in salita, si prende immediatamente un sentiero sulla destra (segnalazione in legno, attenzione alla presenza di radici e tratti scavati dall’acqua) che perde quota rapidamente fino ad arrivare sulla strada percorsa in ascesa dove occorre continuare sul sentiero segnalato che si stacca sulla sinistra (palina). Dopo un breve tratto di single track si incrocia una larga traccia sulla quale si svolta a sinistra e si prosegue fino ad uno spiazzo dove convergono due strade. Proseguendo diritto prendere il sentiero poco evidente al suo imbocco che si inoltra nel bosco e perde quota con numerose curve su fondo compatto fino ad incrociare una larga traccia sulla quale si prosegue a sinistra per pochi metri in piano per poi ridiscendere piegando bruscamente a destra. Da qua è possibile scendere sulla veloce e larga traccia (a tratti sconnessa) oppure seguendo i numerosi single track che tagliano la principale fino ad arrivare ad un’area picnic dopo la quale si costeggia la chiesa di Santa Brigida (627 m) per andare a percorrere il sentiero escursionistico (prestare attenzione) che in breve porta all’abitato di Piasco.

PIASCO – CASE MONTE PAGLIANO – BRICCO ALTO – COSTIGLIOLE

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Lunghezza: 16 km
Dislivello: 580 m
Altitudine massima: 938 m
Durata: 2h30’
Difficoltà:  Periodo consigliato: marzo/novembre
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ASCESA

ASCESA (difficoltà BC): Da Piasco si raggiunge Rossana (quota 520m) con percorso obbligato su strada asfaltata. Raggiunto l’ingresso del paese si tiene la sinistra in direzione del centro e dopo alcuni metri si svolta a sinistra dove si inizia l’ascesa su ripida strada sterrata. La salita si presenta presto molto faticosa e non concede respiro per circa 3km fino al raggiungimento di un bivio dove si tralascia la strada a sinistra (indicazioni Cumba Gelà) per continuare invece a destra fino ad un vecchio cascinale in rovina (Tetto Ravera, quota 778m). Pochi metri dopo il caseggiato si incontra una biforcazione; si tiene la destra sulla sterrata e si prosegue con un lungo traverso, a tratti in salita, raggiungendo così uno slargo (quota 834m) dove converge un sentiero che arriva da sinistra sulla quale si svolta lasciando così la strada principale. Da qui occorre spingere la bici per circa 15 minuti fino ad arrivare alla loc. Case Montepagliano (quota 934m) sulla sterrata che arriva dal Colletto di Rossana. Di nuovo in sella si continua a sinistra costeggiando un cascinale e in prossimità di un pilone votivo si svolta a destra; con un breve tratto in discesa si raggiunge uno spiazzo dove occorre proseguire diritto sulla dorsale per effettuare un ultimo ripido tratto in salita su sentiero fino al Bricco Alto (grosso masso sulla sinistra, quota 938m).

Per una salita meno faticosa si può replicare il percorso di ascesa fino dell’itinerario ROSSANA – MONTEPAGLIANO – CASTELLO DI ROSSANA fino al pilone votivo.

DISCESA

DISCESA (difficoltà BCA): Senza possibilità di sbagliare si continua sul sentiero sulla dorsale che dopo alcuni metri comincia a perdere quota con tratti molto ripidi e sconnessi caratterizzati dalla presenza di pietre fino ad un grande prato. Costeggiando la bella chiesetta di San Michele (quota 852m) si taglia completamente la zona erbosa per andare a imboccare il sentiero al fondo che con un ripido tratto a scalini porta ad un belvedere sulla bassa valle. Da qui il sentiero effettua una serie di divertenti curve a fondo sassoso, poi un ultimo tratto molto tecnico fino a terminare in prossimità di una sbarra dove si continua a scendere su strada bianca. Sorpassate le Case Paradiso (quota 637m), si svolta a sinistra e poi più avanti a destra attraversando un cancello. Sempre su strada sterrata, con un lungo sali scendi, si perviene su di uno spiazzo ghiaioso dove si imbocca un divertente single track che attraversa una zona picnic e in breve una strada ghiaiosa sulla quale si svolta a destra in leggera discesa. Dopo aver costeggiato un’antica Chiesa la sterrata termina diventando asfaltata e facendo attenzione sulla sinistra si imbocca il poco evidente single track che con un ultimo tratto divertente scende fino ad una zona picnic. Costeggiando un piccolo laghetto si arriva così al paese di Costigliole e poi su statale al punto di partenza.

BUSCA – CROCE del MONTE PAGLIANO

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Lunghezza 10 km
Dislivello 440 m
Altitudine massima 938
Durata 2h 30’
Difficoltà MCA/BCA
Periodo consigliato marzo/novembre
[/su_column] [su_column size=”1/2″]
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ASCESA

ASCESA (difficoltà MCA): Uscendo dal paese di Busca (490 m) si lascia la statale e si prosegue a destra costeggiando la piazza sulla strada asfaltata con indicazioni S. Stefano/Eremo di Belmonte. Dopo qualche centinaio di metri la strada inizia a salire con una ripida rampa fino a raggiungere una biforcazione dove si tiene la sinistra (indicazioni Rossana, Eremo). Con un tratto in saliscendi panoramico si prende quota dolcemente per 2 km fino ad incrociare un tornante dove tenendo la destra si continua in salita per altri 3 km circa fino ad un grande albero su di uno spiazzo (800 m circa). Da questo punto ignorare l’asfalto che sale a sinistra verso l’Eremo e proseguire invece sulla evidente sterrata in ascesa sulla destra. Dopo l’ultima rampa, caratterizzata in principio da fondo cementato e pendenza elevata, la strada si fa più pedalabile e presto raggiunge un bivio alla quale si svolta a destra (indicazioni Croce) per l’ultimo strappo fino alla panoramica Croce del Montepagliano (938 m) rivolta verso Busca.

DISCESA

Prendere l’evidente sentiero freeride che dietro la Croce di Montepagliano perde immediatamente quota nel bosco con tratti divertenti ed attrezzati fino ad incrociare una sterrata dove si prende a sinistra e si prosegue in falsopiano.

Dopo qualche centinaia di metri tenere la destra sul sentiero in discesa che si sviluppa dentro un canalone scavato dall’acqua e proseguire sempre su un bel single track fino ad incontrare una carreccia con fondo sconnesso sulla quale si prosegue fino ad arrivare sulla strada asfaltata che senza errore porta all’abitato di Busca e in breve al punto di partenza.

 

VENASCA – BORGATA ROLFA – PIAN MADAMA

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Lunghezza 21km
Dislivello 850 m
Altitudine massima 1370 m
Durata 3h
Difficoltà MCA/BCA
Periodo consigliato aprile/ottobre
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ASCESA

ASCESA (difficoltà BC): Si attraversa il paese di Venasca (quota 554m) e passando per il centro si prosegue seguendo le indicazioni per la Borgata Rolfa. Si sale sulla strada asfaltata immersa tra bellissimi boschi per 6km e con pendenze regolari mai troppo eccessive si raggiunge la bella borgata ristrutturata della Rolfa (quota 1041m). Senza margine di errore si supera il gruppo di case e si continua per circa 1,5km sulla principale, che da questo punto diventa sterrata, fino ad una palina dove si svolta a sinistra (indicazioni Pian Pietro/Valmala). Si arriva presto ad un’altra biforcazione (indicazioni Madonna di Peralba) alla quale si tiene la sinistra sulla larga traccia che con un lungo e suggestivo sali scendi nel bosco raggiunge una casa in legno dove si costeggia una staccionata fino ad incontrare una strada asfaltata. Svoltando a destra sull’asfalto si continua fino a sorpassare la borgata Mattone dopo la quale la strada aumenta la pendenza ed effettua alcuni tornanti. Con un ultimo ripido rettilineo si sopraggiunge alla loc. Pian Madama (10,5km, quota 1370m circa) dov’è presente una grande antenna.

DISCESA

DISCESA (difficoltà BC): Dal cartello indicativo si prosegue sulla strada sterrata sulla sinistra prima in falsopiano poi in scorrevole discesa fino ad uscire dal bosco; si percorre interamente una curva che piega a destra fino ad incrociare un’altra sterrata (palina indicativa loc. La Molla, quota 1320m circa) alla quale si svolta bruscamente a destra. La traccia si presenta larga e veloce nel primo tratto poi si restringe diventando più tecnica e scavata fino ad arrivare velocemente ad una piana erbosa dove sono presenti dei ripetitori (quota 1000m). Da qui si tiene la destra e poi immediatamente la sinistra sempre su larga traccia dissestata fino ad una borgata dove la strada si fa più scorrevole. Sorpassato il gruppo di case si lascia la principale per proseguire invece a destra fino alla bella Chiesa di S. Maria di Caravaggio (quota 758m) dove la sterrata diventa un largo sentiero e perde velocemente quota raggiungendo una strada asfaltata. Sempre in discesa si arriva in breve sulla statale dove svoltando a destra si rientra a Venasca e si chiude l’anello.

ROSSANA – MONTE PAGLIANO – CASTELLO DI ROSSANA

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Lunghezza 16 km
Dislivello 500 m
Altitudine massima 988
Durata 2h 30’
Difficoltà BC/BCA
Periodo consigliato marzo/novembre

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ASCESA

ASCESA (difficoltà BC): Dal paese di Rossana (520 m) proseguire sulla statale che in salita porta al Colletto di Rossana (609 m) dove svalicando si scende per pochi metri e si prende la strada che si stacca sulla sinistra lasciando così la principale che scende verso Busca. Sempre su asfalto proseguire con un leggero saliscendi fino ad un tornante che piega a sinistra dove si inizia a salire con pendenze più moderate. Proseguendo in salita, sempre sulla strada principale, si raggiunge uno spiazzo (800 m circa) dove si lascia la strada asfaltata tenendo la destra per una larga sterrata. Con pendenze elevate si effettuano alcune rampe tra cui una molto ripida con il fondo cementato e si arriva a quota 930 m dove la strada si fa finalmente meno faticosa. Si tralascia la traccia che sulla destra porta alla Croce del Montepagliano e si prosegue prima in discesa poi di nuovo in salita fino ad arrivare a loc. Case Montepagliano (934 m) dove dopo un grande cascinale si arriva ad un pilone votivo. Ignorando la strada che scende a destra si continua diritto su sentiero che in alcuni minuti porta alla cima di Montepagliano (988 m) caratterizzata da una bella terrazza panoramica sul Monviso e sulla valle Varaita.

DISCESA

DISCESA (difficoltà BCA): Dalla cima ripercorrere l’itinerario di salita fino a loc. Case Montepagliano (930 m) dove prima di un piccolo caseggiato si può vedere la palina che indica un sentiero che sulla destra si stacca dalla strada principale (indicazioni Rossana, Castello di Rossana) dove si inizierà a scendere. Tenere la divertente traccia su fondo pietroso e su varie pendenze, con ostacoli e radici fino a costeggiare l’antico Castello di Rossana (attenzione vietato l’ingresso, pericolante!), dove proseguendo si passa sotto un arco in pietra e poi su larga traccia fino a raggiungere in breve il centro del paese di Rossana.

ROSSANA – LEMMA – MONTE SAN BERNARDO – COLLE DELLA LIRETTA – ROSSANA

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Lunghezza 27 km
Dislivello 1200 m
Altitudine massima 1610
Durata 4h
Difficoltà BCA/BCA-OCA
Periodo consigliato aprile/ottobre

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ASCESA

ASCESA (Difficoltà BCA): Da Rossana (530 m circa) si percorre la statale in direzione di Busca e uscendo dal paese si svolta a destra sulla strada asfaltata che porta a Lemma. Con 7 km di salita ci si eleva su pendenze mai eccessive e pedalabili fino ad arrivare alla piccola frazione di Lemma (1013 m) dov’è presente una fontana. Si attraversa la piazza e si prosegue diritto sempre in salita in direzione di Valmala; a quota 1180 m circa si incontra un bivio al quale occorre ignorare la strada che scende a sinistra (porta al Colle della Liretta) per continuare invece a destra dove si affrontano alcuni tratti più faticosi fino a raggiungere la panoramica piana erbosa di Pian Pietro (1344 m). Tenendo la sinistra, ignorando la strada che sulla destra scende al Santuario di Valmala, si continua a salire sempre su asfalto per 2km circa fino ad un vecchio impianto di risalita dove si svolta bruscamente a sinistra per percorrere una ripida sterrata fino al Colle di Valmala (1539 m, tavolo in legno). Si continua a sinistra sulla larga traccia che percorre la dorsale del monte, si effettua un leggero tratto di discesa per poi elevarsi su fondo più sconnesso fino ad incontrare un sentiero non pedalabile che aggira il monte sulla sinistra. Con un breve tratto in discesa da percorrere con la bici al fianco e un ultimo ripido “portage” si raggiunge in breve la cima del Monte San Bernardo (1610 m), caratterizzata da una grande croce in ferro. Panorama a 360° sulle Alpi, facilmente riconoscibili la Bisalta, il massiccio dell’Argentera, il Monte Matto e il Monviso.

DISCESA

DISCESA (difficoltà BCA/OCA): Per la discesa di difficoltà BCA si ripercorre fedelmente il percorso di ascesa fino al bivio (quota 1180m) per il Colle della Liretta al quale si tiene la destra sulla sterrata che porta all’omonimo colle (quota 1075m). Da qui percorrere la sterrata principale in sali/scendi per circa 1km, ignorando la prima palina sulla destra (porta ad un punto molto panoramico da dove partono deltaplani e parapendio) si prosegue fino a vedere l’evidente sentiero di cresta che si stacca sulla destra (palina) e imboccarlo. Con un corto ma ripido tratto in salita su bel sentiero si arriva in prossimità di un masso. Da qui, finalmente in discesa continua, si prosegue sul un divertente single track con bel fondo compatto (brevi tratti su pietre di difficoltà BCA/OC schivabili o percorribili a piedi) che percorre prima la panoramica cresta per poi inoltrarsi nel bosco fino ad incrociare una strada sterrata. Su questa proseguire in leggera salita per alcuni metri dopodichè tenere la sinistra su larga traccia in discesa passando a lato di un grande albero caduto. Dopo un tratto a fondo ghiaioso ignorare la sterrata che piega a sinistra (porta ad alcune case) e proseguire diritto nel bosco su bella traccia fino ad incontrare la strada asfaltata (si tratta sempre della Via dei Cannoni). Percorrere l’asfalto sempre in discesa (passando di fianco ad un recinto per i cavalli) e dopo un tornante che svolta destra dirigersi sul single track che prosegue sulla destra prima in leggera salita e poi in un misto di curve e sali scendi. Tenere il divertente sentiero principale fino ad incontrare di nuovo l’asfalto su cui si prosegue per alcuni metri per poi gettarsi di nuovo nel bosco tenendo la destra. La bella traccia prosegue fino a incontrare di nuovo l’asfalto che da questo punto porta direttamente al Colletto di Rossana e poi al punto di partenza su statale.

Alternativa interessante, ma tecnicamente molto più impegnativa (difficoltà OCA), è quella di percorrere il sentiero di cresta che si sviluppa sulla dorsale soleggiata e perde quota sulla dorsale a destra rispetto alla direzione di arrivo alla cima. In questo caso si scende con la bici al fianco sulla traccia ripida e molto tecnica che si getta verso la Val Maira su tratti rocciosi ed esposti per circa 350 di dislivello fino a costeggiare una malga (Meira Maggiorino, quota 1255m), raggiungendo un bivio al quale si svolta a sinistra. Si percorre quindi un bel sentiero in saliscendi, si ignora la traccia ripida che si stacca sulla destra e con un divertente mezzacosta si raggiunge un altro bivio. Si tralascia la strada che scende sulla destra verso Villar San Costanzo per continuare diritto, dove si effettua una breve risalita sempre su sentiero per poi ridiscendere tenendo sempre la sinistra fino a sbucare sulla strada sterrata che dopo alcuni metri converge al Colle della Liretta (quota 1075m). Da qui si ripercorre l’itinerario di discesa descritto nella prima variante.

BROSSASCO – MADONNA DELLA BETULLA – S. BERNARDO di GILBA

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Lunghezza 28 km
Dislivello 1150 m
Altitudine massima 1518 m
Durata 4h
Difficoltà BC/BCA-OC
Periodo consigliato marzo/ottobre [/su_column] [su_column size=”1/2″]
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ASCESA
ASCESA (difficoltà BC): Dall’abitato di Brossasco (600 m) uscire dal paese e proseguire sulla statale in direzione Sampeyre, prima di attraversare un ponte svoltare a destra prima su salita asfaltata e poi sterrata fino alla chiesa di Madonna della Betulla (1168 m). Proseguire su sterrata in falso piano fino alla piccola cappella di San Bernardo delle Sottole (1160 m) dove si prende la sterrata che si sviluppa sulla destra della chiesetta e sempre su larga carrareccia si raggiunge una terrazza panoramica sul vallone di Gilba. Continuare in leggera discesa fino a incrociare la strada asfaltata che arriva da Brossasco . Da qui svoltare a sinistra sulla strada asfaltata in salita e proseguire fino ad un ponte che va ignorato per svoltare invece a destra verso la Borgata San Sisto (1168 m). Dalla piazzetta dell’omonima borgata continuare in salita prima su asfalto e poi presto su strada sterrata, con moderate pendenze fino alla cappella di San Bernardo di Gilba (1518 m).
DISCESA
DISCESA (difficoltà BCA e tratti OC): Dalla cappella scendere sul sentiero U72 a mezza costa, che si sviluppa all’opposto della carrareccia di arrivo della salita. Il percorso è a tratti tecnico (consigliabili con bici al fianco) e su fondo vario fino a quando incontra una strada sterrata sulla quale si prosegue in leggera discesa fino alla piccola Croce di Rocca Bellina (1281 m). Da questo punto si prosegue sempre su strada sterrata fino ad un tornante che piega a sinistra dove si ignora la svolta per prendere la traccia che entra nel bosco. Su divertente single track con tratti ripidi e tecnici su pietre presto si raggiunge Ruà Tonda (911 m) dove il sentiero finisce e incontra la strada che su asfalto porta al centro di Brossasco e chiude l’anello.

BROSSASCO – COLLE DI GILBA – COLLE DEL PRETE – MONTE RICORDONE

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Lunghezza 35 km
Dislivello 1300 m
Altitudine massima 1650 m risalendo alla borgata di Campo Soprano
1764
Durata 6h
Difficoltà BCA/OCA
Periodo consigliato maggio/ottobre[/su_column] [su_column size=”1/2″]
[/su_column]
ASCESA
ASCESA (difficoltà BCA): Uscendo dal paese di Brossasco (600 m) si imbocca sulla destra la strada asfaltata con indicazioni per il Vallone di Gilba dove inizia la salita. Si prosegue sempre sulla rotabile principale per 12 km di ascesa su svariate pendenze tralasciando le innumerevoli deviazioni per le borgate secondarie fino al bel gruppo di case di Borgata Danna (1336 m) dove termina l’asfalto. Si costeggia sulla sinistra in salita su fondo naturale il gruppo di case, si ignora poco dopo la carreccia che perde quota verso il torrente e si prosegue a destra dove la salita effettua due tornanti e si fapresto più faticosa e sconnessa fino al Colle di Gilba (1524 m), punto di confine con la Valle Po. L’itinerario piega quindi a sinistra e, proseguendo sempre sulla sterrata principale, effettua un breve mezzacosta per poi risalire con alcuni tornanti nel bosco fino ad arrivare con un’ ultima rampa al Colle del Prete (1714 m). Abbandonare la sterrata che da questo punto scenderebbe a Becetto e continuare sul sentiero di cresta che si sviluppa a sinistra passando vicino ad una croce. Dopo un breve tratto a spinta la traccia diventa pedalabile su un bel falsopiano panoramico fino a perdere nuovamente quota con tratti tecnici fino al Passo Malaura (1647 m). Si ignora il sentiero che scende verso destra (porta a Rore) per risalire invece la ripida dorsale erbosa fino alla cima del Monte Ricordone (1764 m) dove’è presente un’antenna per il rilevamento meteorologico. Poco più avanti è ben visibile una grande croce bianca dalla quale si può ammirare il panorama sulla vallata.
DISCESA
DISCESA (difficoltà OCA): Dall’antenna presente in cima prendere il ripido sentiero GTA U71 (tacche bianco/rosse) che perde quota sulla cresta sinistra rispetto alla direzione di arrivo. Dopo un tratto tecnico si va ad attraversare una pietraia e in breve si raggiunge Roccia la Croce (1567 m) e senza margine di errore si prosegue sul sentiero principale fino ad un biforcamento dove occorre tenere la destra. Si incomincia a perdere quota nel bosco su tratti tecnici e pendenti con numerosi tornanti stretti sempre su sentiero fino ad incontrare una palina. Seguendo fedelmente le tacche bianco/rosse in breve la traccia si allarga e raggiunge l’asfalto dove proseguendo a destra in discesa si arriva al paese di Frassino (738 m) e su 8 km di statale al punto di partenza.
In alternativa al ritorno su afalto si può invece risalire, svoltando a sinistra, la strada asfaltata fino alla borgata di Campo Soprano (1022 m) dove, in un tornante che piega a destra, si può prendere un sentiero che inizia costeggiando un muretto grazie al quale si può scendere fino alla bella chiesetta di Sant’Anna (quota 890m) e poi al paese di Melle (729 m) per evitare il lungo ritorno sulla statale.

RORE – BECETTO – COLLE DEL PRETE – MALAURA PASS – RORE

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Lunghezza 22 km
Dislivello 950 m
Altitudine massima 1714
Durata 4h
Difficoltà BCA
Periodo consigliato maggio/ottobre
[/su_column] [su_column size=”1/2″]
[/su_column]
ASCESA

ASCESA (difficoltà BCA): Dal paese di Rore si pedala fino a rientrare sulla statale e la si percorre in leggera ascesa in direzione di Sampeyre. All’ingresso della cittadina si svolta a destra sulla strada asfaltata (indicazioni per Becetto); si percorre un tornante e la strada inizia a salire attraversando le case fino ad una curva che piega a destra, dopo la quale si svolta nuovamente a destra seguendo le indicazioni stradali per Becetto. Senza lasciare la principale ,dopo circa 5 km di salita, si giunge al bel paesino di Becetto (1400 m) dove si continua sempre sull’asfalto. Dopo aver costeggiato un pilone votivo si raggiunge un bivio al quale si svolta a destra e si continua sorpassando le case di Meire Ruà fino ad uno spiazzo dove si intravede a sinistra il sentiero che porta al Colle di Cervetto. Si prosegue sulla rotabile principale da qui in poi sterrata che su dolci pendenze esce dal bosco raggiungendo, con percorso panoramico, il Colle del Prete (1714 m) dov’è presente un pilone votivo. Si abbandona quindi la sterrata (che scende al Colle di Gilba) per imboccare invece il sentiero sulla destra che inizia in prossimità di una croce dove occorre spingere la bicicletta per alcuni metri. Nuovamente in sella si continua sulla traccia in falsopiano che percorre la dorsale e con un ultimo breve tratto di discesa tecnica si perviene al Passo Malaura (1647 m) alle pendici del Monte Ricordone.

DISCESA

DISCESA (difficoltà BCA): Si ignora la traccia che prosegue diritto (si inerpica fino alla cima del Monte Ricordone) prendendo invece il GTA che scende sulla destra (indicazioni per Rore) percorrendo alcuni passaggi tecnici fino a diventare falsopiano su una dorsale erbosa, dov’è facilmente visibile la croce bianca del Ricordone. Da questo punto si tiene la destra seguendo le tacche bianco/rosse e dopo aver perso quota su percorso erboso (presenza di rocce a tratti) si prosegue sempre sul GTA che da questo punto si inoltra nel bosco sulla sinistra fino a raggiungere una grangia ristrutturata (1400 m circa). In prossimità di un pilone votivo si imbocca sulla destra la traccia che scende velocemente nel bosco con alcuni tratti tecnici sassosi, si costeggiano alcuni muretti e rapidamente si raggiunge la borgata Puy (1071 m). Da qui si segue sempre il percorso GTA in leggera discesa; si sorpassa un ponte in legno e poi si raggiunge in breve su asfalto il paese di Rore.

SAMPEYRE – COLLE DI SAMPEYRE – FONDOVET – CALCHESIO

[su_column size=”1/2″]

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Lunghezza 24 km
Dislivello 1350 m
Altitudine massima 2284
Durata 4h 30’
Difficoltà OC
Periodo consigliato maggio/ottobre

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ASCESA

ASCESA (difficoltà OC): Dal paese di Sampeyre (980 m) seguire le indicazioni per l’omonimo colle (svolta a sinistra arrivando dal fondovalle). La salita è lunga 17 km (pendenza media 8%) accompagnata da un ambiente naturale e un panorama di notevole interesse. Si sorpassa prima la loc. Sant’Anna (1428 m), dove è presente un Bar degli impianti da sci di Sampeyre, poi il rifugio Meira Garneri (1850 m) e si prosegue senza errore sulla strada asfaltata principale fino al Colle di Sampeyre (2284 m). Il panorama è molto appagante essendo sullo spartiacque tra Valle Varaita e Valle Maira. La vista sulle cime circostanti è strepitosa; facilmente riconoscibili Monviso, Pelvo d’Elva, Chersogno, Oronaye, Rocca la Meya e più lontano l’Argentera.

DISCESA

DISCESA (difficoltà OC): Dal Colle ripercorrere in discesa la rotabile asfaltata percorsa in salita fino ad individuare sulla sinistra una palina (2200 m circa) che indica il sentiero che scende a Borgata Fondovet/Calchesio. La traccia è in principio molto divertente su classico sentiero di montagna che in breve raggiunge una piana pascoliva dove il sentiero piega leggermente verso sinistra e si allarga diventando una larga traccia a fondo pietroso/smosso sulla quale occorre moderare la velocità. Il percorso perde quota nel bosco fino ad arrivare alla borgata Fondovet (1679 m) dove si incrocia una strada sterrata e la si percorre verso destra per alcuni metri per poi svoltare decisamente a sinistra per entrare nell’omonima borgata. Costeggiare una fontana in legno sulla destra e imboccare l’evidente traccia che taglia le pendici del monte Puy costeggiandolo sulla destra. Proseguire sul divertente sentiero con fondo pietroso che presenta alcuni tratti tecnici, sul quale occorre prestare attenzione, fino a sbucare nell’abitato di Calchesio. Qui si prende la statale svoltando a destra e si ritorna a Sampeyre dove si chiude l’anello.

SAMPEYRE – COLLE DI SAMPEYRE – COLLE DELLA BICOCCA – BORG. CHIESA DI BELLINO – SAMPEYRE

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Lunghezza 40 km
Dislivello 1480 m
Altitudine massima 2287
Durata 5h 30’
Difficoltà OC
Periodo consigliato giugno/settembre

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ASCESA

ASCESA (difficoltà OC): Da Sampeyre (quota 980m) prendere la salita che porta all’omonimo colle con 17 km di salita asfaltata (vedi percorso di ascesa dell’itinerario SAMPEYRE – COLLE DI SAMPEYRE – FONDOVET – CALCHESIO). Dalla cima del colle di Sampeyre (2284 m) ignorare la rotabile a sinistra, che scende verso il paesino di Elva, per proseguire invece diritto sulla panoramica strada militare sterrata (Strada dei Cannoni) che con un sali/scendi a mezzacosta porta al Colle della Bicocca (palina, 2287 m) sotto le pendici del Pelvo d’Elva.

DISCESA

DISCESA (difficoltà OC): Dal colle imboccare l’evidente e divertentissimo sentiero GTA (tacche bianco/rosse) che scende verso destra nel Vallone di Bellino (palina, indicazioni borgata Chiesa). Il single track è molto divertente e vario; numerosi i passaggi tecnici prima su fondo pietroso e poi nel sottobosco. Arrivati alla bellissima Borgata Chiesa di Bellino (1532 m), che merita una visita per vedere le famose meridiane, si prende la strada asfaltata in discesa che dopo circa 4 km arriva ad incrociare la statale dove svoltando a destra si raggiunge su asfalto il punto di partenza.

In alternativa al ritorno asfaltato si può scegliere di effettuare questo tratto di trasferimento sulla pista forestale che costeggia la statale sulla destra orografica del Torrente Varaita, sicuramente priva di traffico e più interessante dal punto di vista ambientale (arrivando in discesa da Borgata Chiesa, 500 m prima di incrociare la statale, prendere sulla destra la sterrata che attraversa il fiume e proseguire fino a ritornare al paese di Sampeyre).

PUNTA del CAVALLO – COLLE della BATTAGLIOLA

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Lunghezza 21 km
Dislivello 1050 m
Altitudine massima 2295m
Durata 4h
Difficoltà OC
Periodo consigliato giugno /settembre

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ASCESA

ASCESA (Difficoltà OC): Dall’abitato di Casteldelfino prendere la strada asfaltata del vallone di Bellino e proseguire per 5,5 km di salita su media pendenza. Sorpassata la Borgata Chiesa, in prossimità del secondo tornante che piega a sinistra, si seguono le indicazioni a destra per il colle della Battagliola e Punta del Cavallo (cartello) e si lascia l’asfalto per proseguire su strada sterrata. Da qui salita soleggiata e con pendenze moderate/ripide fra praterie e bellissimo panorama sul Pelvo d’Elva. Al km 10 si incontra un bivio dove si prosegue diritto ingorando la carreccia sulla sinistra (porta direttamente al colle della Battagliola) e con ancora qualche metro di sforzo si sale fino alla Punta del Cavallo con l’omonimo monumento, punto più alto della gita.

DISCESA

DISCESA (Difficoltà OC): Proseguire dal monumento sulla dorsale (opposta al punto di arrivo dell’ultima rampa) e prendere il sentiero molto tecnico e ripido che scende fino ad incontrare la vecchia strada sterrata. Con qualche metro di risalita si perviene al Colle della Battagliola, da li imboccare l’evidente traccia che scende in picchiata su Castello. Il sentiero è molto bello, su fondo abbastanza compatto, con svariate curve e tornanti ma attenzione alla pendenza sempre sostenuta. Arrivati a Castello prendere il sentiero panoramico del lago sulla destra, proseguire fino al passaggio obbligato sulla diga di Pontechianale e immettersi sulla statale che esce dal paese. In prossimità del rifugio Alevè, si tiene la destra lasciando l’asfalto per proseguire su un sentiero sali e scendi fino all’abitato di Casteldelfino dove si chiude l’anello.

PONTECHIANALE – PASSO della LOSETTA – M. LOSETTA – CASTELLO

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Lunghezza 25 km
Dislivello 1480 m
Altitudine massima 3054
Durata 6h
Difficoltà OCA
Periodo consigliato giugno/settembre

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ASCESA

ASCESA (difficoltà OCA): Dall’abitato di Pontechianale (1650 m) imboccare la statale in direzione del colle dell’Agnello e costeggiare il paese di Chianale fino ad raggiungere le pendici della famosa salita che sale al colle dove le pendenze si fanno più elevate. In prossimità del terzo tornante che effettua la svolta a sinistra, (loc. Grange del Rio 2007 m) abbandonare l’asfalto prendendo il sentiero GTA (palina, indicazioni Passo Losetta,Passo Vallanta) che risale il Vallone di Soustra, molto frequentato anche dagli appassionati del trekking. Il percorso in salita costringe spesso a scendere dalla bici e proseguire a piedi per colpa del fondo smosso e delle pendenze sostenute. Si sorpassano le Grange Bernard (2144 m) e costeggiando il torrente si prosegue sempre sul GTA fino ad una piana erbosa (2650 m) dove la traccia piega verso destra risalendo una ripida pietraia. Con la bici al fianco o in spalla, su percorso ripido, si perviene al Passo della Losetta (2872 m), eccezionale punto panoramico sul Monviso che appaga pienamente le fatiche della salita. A sinistra del colle si può risalire con 20’ a piedi il sentiero di cresta che porta alla cima del Monte Losetta (croce in ferro, 3054 m) dove il panorama diventa a 360° ; nelle giornate più terse è facile scorgere il Monte Rosa, il Cervino e più lontano il Monte Bianco.

DISCESA

DISCESA (difficoltà OCA): Dal Colle della Losetta si tralascia la traccia che prosegue diritto (porta al Passo di Vallanta) e si imbocca invece il sentiero GTA che scende verso destra (indicazioni Rifugio Vallanta). Il bel single track si presenta subito tecnico e ricco di divertenti tornanti dove le capacità del biker vengono messe a dura prova. Con un ultimo traverso si raggiunge l’ampia traccia che sale al Rifugio Vallanta; da qui si ignora la svolta a sinistra che porta all’omonimo rifugio proseguendo invece a destra sul largo sentiero che con una lunga discesa arriva velocemente all’abitato di Castello. Da qui immettersi sulla statale costeggiando il Lago di Pontechianale e ritornare in breve al punto di partenza.

CHIANALE – COLLE DELL’AGNELLO – COL DE CHAMOUSSIERE – COL DI SAN VERAN – COLLE BIANCETTA – LAGO BLEU – CHIANALE

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Lunghezza 25 km
Dislivello 1720 m
Altitudine massima 2900
Durata 7h 30’
Difficoltà OCA
Periodo consigliato luglio/settembre

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ASCESA

ASCESA (difficoltà OCA): La partenza di questo fantastico ed impegnativo itinerario di alta montagna è poco dopo il piccolo paese di Chianale (1793 m) dove si può posteggiare l’auto nei parcheggi sulla sinistra. Pedalando su asfalto per circa 1km si costeggia la ex dogana e si prosegue per 10 km di salita su pendenze sostenute fino al Colle dell’Agnello (2744 m), validissimo punto panoramico sulle cime più alte della Valle Varaita e dell’adiacente Vallee du Queyras. Sulla sinistra proseguire, su territorio francese, in discesa sul sentiero tecnico che si stacca dal piccolo parcheggio in cima al colle fino incrociare la traccia del GR58 (arriva dal Refuge Agnel). Tralasciare sulla destra il sentiero che scende al Refuge Agnel tenendo invece la sinistra sul bellissimo percorso in mezzacosta che con ripidi tratti da effettuare con la bici al fianco porta al Col de Chamoussiere (quota 2884 m). Dal colle è possibile risalire il sentiero a sinistra sulla dorsale fino alla punta Del Pic de Caramantran (3024 m), ottimo punto fotografico e panoramico (attenzione all’esposizione!), per poi ridiscendere al Col de Chamoussiere per proseguire l’itinerario.

Senza margine di errore, sempre dal colle, imboccare il bel sentiero su fondo scorrevole in discesa che, con pendenze mai eccessive e divertenti curve, scende verso Saint-Véran fino ad incrociare una bella traccia segnalata da una palina (indicazioni Colle di Saint-Véran). Si svolta quindi a sinistra e si ricomincia a salire dapprima in sella e poi con bici al fianco fino al Colle di Saint-Véran (2848 m); da qui prendere il sentiero sulla destra che con qualche metro a spinta porta ad un bivio dove si ignora la traccia che sale sulla Rocca Bianca e si tiene invece la destra in discesa dove si affrontano alcuni passaggi tecnici fino ad arrivare ai bellissimi Lacs Blanchet. Costeggiare sulla destra il primo lago (Lac Supérieur, 2820 m) e poi il secondo più piccolo (Lac Inférieur, 2746 m) dopo il quale si pedala fino ad incontrare il sentiero che arriva dal Refuge de la Blanche dove si svolta a sinistra. Con un ultima breve ma ripida risalita si arriva alla panoramica insellatura del Colle Biancetta (o Col Blanche, 2897 m) dove si può ammirare sulla destra la bella Roc della Niera e termina finalmente l’ascesa.

DISCESA

DISCESA (difficoltà OCA): Dal colle svalicare in territorio Italiano prendendo l’evidente sentiero U59 sulla destra che su fondo compatto e divertente perde rapidamente quota fino ad arrivare al grande specchio d’acqua del Lago Bleu (2551 m). Si fiancheggia il lago sulla sinistra, si attraversa l’emissario e dopo una risalita di alcuni metri il sentiero (U21) ricomincia a scendere, questa volta però su fondo più sconnesso e pietroso (prestare attenzione anche ad alcuni tratti esposti). Dopo innumerevoli difficili passaggi tecnici e trialistici il single track si fa meno sconnesso ed entra nel bosco dove si effettuano svariati tornanti fino ad arrivare ad uno spiazzo adibito a parcheggio per gli escursionisti; da qui proseguire fino ad incontrare l’asfalto che in discesa riporta al punto di partenza.