Rimarrà visitabile tutti i giorni, ad ingresso libero, fino a fine ottobre 2017.
D’inverno infatti l’accesso alla Grotta – sito di interesse comunitario – è vietato, per proteggere il letargo, e quindi la sopravvivenza, della popolazione di pipistrelli che la abita.
Delle diverse specie che ci vivono, quella dei Barbastella barbastellus è la più numerosa; Rio Martino vanta il primato di essere il sito italiano con più esemplari di questa specie.
All’interno della grotta vi sono passerelle che ne facilitano la visita, ma non c’è illuminazione: per percorrere il ramo inferiore (quello visitabile) è necessario avere una torcia elettrica, una batteria di ricambio ed eventualmente anche una torcia di ricambio.
Servono, inoltre, calzature dalla suola antiscivolo, ed abbigliamento adeguato alla temperatura costante di 5°.
Il ramo inferiorre è percorribile in circa 2 ore; esso termina nella sala del Pissai, dove si può ammirare (se la potenza delle torce elettriche lo permette) una suggestiva cascata. Il percorso, invece, è ornato di spettacolari formazioni stalattitiche e stalagmitiche.