Made in Monviso
I Comuni della Valle
Le vie di Ostana
Naturale balcone affacciato sulla catena del Monviso (Vizou), il piccolo comune di Ostana (Oustano – 1282 m) si offre al visitatore attento e curioso come un luogo dalla bellezza semplice che ha conservato e custodito nel tempo i “segni culturali” tracciati da intere generazioni di ostanesi.
Le antiche Vie d’Oustano sono le tracce più evidenti di questo laborioso vissuto: un tempo utilizzate per collegamenti efficienti fra i vari nuclei abitativi e le zone pascolive, si propongono attualmente come piacevole occasione di svago escursionistico e di conoscenza della cultura alpina. Ripristinate dalla locale associazione I Rënèis, le Vie disegnano sul territorio tre anelli tematici caratterizzati da numerose diramazioni interne. Tutti i tracciati sono indicati con apposita segnaletica in legno recante gli originari toponimi del luogo. Inoltre, chiunque accoglierà la proposta di camminare sulleVie d’Oustano potrà approfondire tematiche etnografiche e culturali sui pannelli didascalici e illustrativi “Museo e Territorio”.
Itinerario “Le Borgate”
Tempo di percorrenza: h 4 circa
Dislivello: 250 m
Difficoltà: passeggiata adatta a tutti
Periodo consigliato: tutto l’anno.
In inverno con racchette da neve, escluso il versante verso Champanho per pericolo valanghe.
Itinerario “Le Mèire”
Tempo di percorrenza: h 3 circa
Dislivello: 300 m
Difficoltà: passeggiata adatta a tutti
Periodo consigliato: tutto l’anno. In inverno con racchette da neve.
Itinerario “I Pascoli”
Tempo di percorrenza: h 6 circa
Dislivello: 740 m
Difficoltà: trekking
Periodo consigliato: tutto l’anno.
In inverno con neve ben assestata e attrezzatura per sci alpinismo o racchette da neve
(pericolo valanghe nei tratti Rouquét-‘Slaço e Pèiro Groso-Rocho dë l’Àio)
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Itinerario “Le Borgate”
la Villo (Villa), Champanho (Ciampagna), lou Sère (Serre) la Ruà (Bernardi), San Bërnart (San Bernardo), la Villo (Villa)
Piacevole e interessante camminata che, su percorso poco impegnativo, ma paesaggisticamente assai vario, permette di esplorare un’ampia zona del territorio di Oustano. L’organizzato reticolo viario si snoda, a tratti, tra fitte zone boschive che, solitamente, diradano nei pressi delle borgate e dei principali nuclei abitati. La percorrenza di questo anello consente al turista escursionista la graduale scoperta dell’architettura e delle tipologie costruttive locali. Osservando le abitazioni (prevalentemente quelle non interessate da recuperi recenti), i forni, le fontane e i lavatoi, le cappelle e i piloni votivi, si individuano tracce che rimandano a maestranze antiche e ambiziose.
Tempo di percorrenza: h 4 circa
Dislivello: 250 m
Difficoltà: passeggiata adatta a tutti
Periodo consigliato: tutto l’anno.
In inverno con racchette da neve, escluso il versante verso Champanho per pericolo valanghe.
Dal capoluogo scendere lungo la carrozzabile e, sopra l’abitato dei Marquét, imboccare sulla destra la Vio de Ramà percorrendola fino al Piloun d’Ënrune. Proseguire sulla Vio dë Champanho che conduce nei pressi di un bivio in località Davi e, attraversata una bella faggeta, termina sulla carrozzabile. Oltrepassato il rivo Bandìou salire ai Bodo e in direzione del tornante abbandonare la strada asfaltata immettendosi a destra sulla Vio ‘d le Bandie. Proseguire sulla Vio da Baiso di Gënre fino alla Crouç dal Sère, spettacolare punto panoramico. Raggiunta la carrozzabile discendere dopo pochi metri per la Vio dal Sère, indi continuare in direzione del Sère dë Lamboi raggiungendoMiridò e la Ruà. Oltrepassare l’abitato di Miriquiriportandosi sul pianoro di Samicoulàou; imboccare la Vio omonima per giungere, oltrepassati i Nais, ai Martin e a San Bërnart. Scendere sulla rotabile fino al tornante dove ci si immette nella Viaço in direzione dei Bas e del Counh. Breve tratto su strada asfaltata e per la Vio dë Miribrart ritorno alla Villo.
Diramazioni:
La Vio des Coste (Strada Vicinale Volpina)
Dalle Ënrune a Miribrart (frazione Sant’Antonio) – h 0,30
La Vio de Gorge (Strada Vicinale delle Gorge)
Da Davi al Santuario di San Chiaffredo (comune di Crissolo)
attraversando il rio Gìat (Tossier) – h 0,50
La Vio dë Davi (Strada Vicinale dei Ruetti)
Da Acò de Paquëtte si immette verticalmente
nella Vio ‘d la Baiso di Gënre – h 0,20
La Vio ‘d la Mizoun Bioncho (Strada Vicinale della Casa Bianca)
Scende dallo spiazzo antistante l’abitato dei Ras
(Champanho) ai margini della carrozzabile
e si immette poco dopo nel proseguimento
della Vio de Gorge – h 0,10
La Vio di Martin (Strada Comunale di Ciampagna)
Dall’abitato dei Bodo ai Lourens – h 0,10
La Vio de Vinhëtte (Strada Vicinale delle Vignette)
Da i Nais al Bric (Borgata Bric dei Ciampetti)– h 0,20
La Vio dë Miribrart
Dallo spiazzo antistante la Canonico a Miribrart
(frazione Sant’Antonio)– h 0,10
Miribrart (Sant’Antonio), lou Sère (Serre Inf.re – Sup.re), i Durandin, le Mèire da Crouç, Sarlichart, la Ruà (Bernardi), Sërét, Strada Comunale dei Bernardi, Miribrart (Sant’Antonio)
Partendo dalla frazione di Miribrart si ripercorrono gli spostamenti primaverili effettuati un tempo dalle famiglie che dimoravano tutto l’anno con i loro capi di bestiame nel Comune di Ostana. Quando verso la fine di maggio veniva ripresa la pratica interrotta nell’autunno del pascolo comunale, la gente si stabiliva nelle abitazioni che fungevano da dimore estive e che erano comunemente denominate mèire. Percorrendo la caratteristica Vio dal Sère ed innalzandosi fino ad imboccare la Draio dë Chazarlonc abitualmente utilizzata dalle mandrie, si toccano gli abitati dei Durandin e delle Mèire da Crouç e si intersecano i tracciati delle numerose bialìëre che testimoniano l’ingegnosa opera di canalizzazione dell’acqua. Una sosta è consigliata sul pianoro di Samicoulàou da cui si ammira l’omonima cappella riconosciuta come prima parrocchia di Ostana.
Tempo di percorrenza: h 3 circa
Dislivello: 300 m
Difficoltà: passeggiata adatta a tutti
Periodo consigliato: tutto l’anno. In inverno con racchette da neve.
Attraversare Miribrart percorrendo la Vio dal Sère fino alla cima dell’abitato e qui giunti, dirigersi in salita verso il Bric dal Sère. Svoltando poi a sinistra, proseguire in direzione della carrozzabile e abbandonarla poco dopo in prossimità delle prime meire per imboccare sulla destra la Draio dë Chazarlonc che in leggera salita reinterseca la strada asfaltata da percorrere fino alle abitazioni deiDurandin. Svoltare a destra sulla sterrata e dirigersi alle Mèire da Crouç oltrepassate le quali, imboccare la Vio da Carlo per giungere a Sarlichart. Svoltare a destra portandosi, oltrepassato il Béc dë lh’Acasét, sul pianoro di Samicoulàou. Proseguire sulla sterrata fino alla Ruà e, nei pressi del campo da tennis (Sërét), immettersi sulla Vio ‘d la Ruà per ritornare a Miribrart.
Diramazioni:
Lou Viol dal Pont – La Vio di Mort
(Strada Vicinale dei Vittoni)
Da Sarlichart raggiunge il Coumbalot da Gardëtto
e prosegue fino all’Oscho (Castelli della Soma)
sul territorio del Comune di Paesana – h 0,15
La Vio dal Piloun (Strada Vicinale della Ciarma)
Dal Béc dë lh’Acasét alla Vio da Carlo – h 0,20
La Vio di Cro (Strada Vicinale dei Crolli),
lou Viol dë Roucharé
Dal Bal dë Samicoulàou raggiunge le rocce del Pasét proseguendo
fino al Coumbal di Lirou (Rivo Laità) – h 0,30
Itinerario “I Pascoli”
Pion da Charm (1635 m), Coumbo Frino, l’Arp, la ‘Slaço (Punta Selassa – 2036 m), Col Bërnart (Colle Bernardo – 2245 m), la Pounto dal Razil (2370 m), Punta Ostanetta (2375 m), lou Col dal Valoun (Colle del Vallone – 2247 m), Pion des Fountane, Rocho dë l’Àio, Draio des Case, Draio dë Pèiro Groso, Pèiro Groso, la Gravëllo, Pion da Charm
È l’itinerario che, attraversando ricchi pascoli, conduce alle cime da cui si godono panorami spettacolari sulla catena di Vizou e sulla sottostante pianura. Durante le giornate terse lo sguardo può spaziare lontano fino a riconoscere le inconfondibili sagome del Rosa e del Cervino. La toponomastica locale rimanda alla pratica della pastorizia quale originaria destinazione d’uso del territorio. Tracciate dal perpetuo passaggio di uomini e animali sono tuttora percorribili le varie draie: da Gravëllo, dë l’Arp, des Mulatìëre, da ‘Slaço, des Case, dë Chèrou Minot, dë Pèiro Groso. A dar riparo ai pastori erano le barme, come quella da Fiour, a offrire riposo agli animali erano i pianori: Pion da Charm, Pion des Fountane. Paradiso del bestiame è il sommitale Razil, pendio erboso dalle ricche pasture e dall’intenso profumo di viole di primavera.
Tempo di percorrenza: h 6 circa
Dislivello: 740 m
Difficoltà: trekking
Periodo consigliato: tutto l’anno.
In inverno con neve ben assestata e attrezzatura per sci alpinismo o racchette da neve
(pericolo valanghe nei tratti Rouquét-‘Slaço e Pèiro Groso-Rocho dë l’Àio)
Dal Pion da Charm risalire la sterrata fino al tornante (Rouquét) nel punto in cui, sulla destra, inizia il sentiero che conduce alla ‘Slaço. Percorrere le evidenti draie che conducono al colle (‘Slaço) e all’ometto in pietra posto poco più a monte (la Crouç da ‘Slaço – 2036 m). Ritornare sulla‘Slaço e percorrere la cresta spartiacque fino al Col Bërnart(2245 m). Da qui, sempre su cresta, proseguire fino allaPounto dal Razil e alla vicina Oustanëtto (2375 m), per poi digradare a sinistra giungendo al Col dal Valoun (2247 m). Scendere fra i pianori fino al Pion des Fountane dove termina la sterrata proveniente da Champanho. Proseguire verso sinistra in lieve discesa seguendo gli ometti in pietra fino a Rocho dë l’Aio. Attraversare il rio e portarsi sul versante opposto percorrendo draie ben evidenti. RaggiuntaPèiro Groso, proseguire diagonalmente verso la Gravëllo e ilPion da Charm.
Sentieri alternativi:
Dal Pion da Charm alla Gardëtto – h 1,00
Imboccare verso levante il tratturo segnalato con tappe
rosse che conduce alla Gardëtto (Cappella di Santa Lucia),
visibile dalla partenza.
Dal Col Bërnart (Colle Bernardo)
seguire il sentiero che si snoda alla base della Meidia e Punta Rumella,
in direzione Montoso (comune di Bagnolo Piemonte).
Dal Col dal Valoun (Colle del Vallone)
salire per cresta al Bricàss o Trouquét (2426 m)
e raggiungere lou Col de Porte (Colle delle Porte – 2264 m).
La discesa può avvenire lungo il sentiero che dal colle giunge al tornante della carrozzabile sterrata che termina a Pion des Fountane.
Da Pion des Fountane seguire il tracciato della carrozzabile
che scende alle mèire di Champanho (Ciampagna)
e quindi agli insediamenti stabili della frazione.
Da Pion des Fountane discendere alle Mèire di Chot
(Chiotti) e poi fino al Sère (Serre).
Dal punto di attraversamento della Draio dë Pèiro Groso
con la carrareccia dismessa: seguire il tracciato di
quest’ultima fino al Pion da Charm.