Posto nella valle del rio omonimo, l'abitato di Isasca è il più piccolo della valle, nascosto tra boschi di frassini e castagni. Il toponimo, con la sua terminazione in –asca, indica l’origine celto-ligure dell’insediamento. Fu possesso di Bonifacio del Vasto e successivamente (1142) dei Marchesi di Saluzzo, che lo concessero in feudo ai Signori di Venasca e ad altri feudatari. Nel 1548 fu annesso al Delfinato di Francia e nel 1601, con il trattato di Lione, passò ai Savoia. Nel 1617, Carlo Emanuele I lo concesse, con titolo comitale, ai Della Chiesa di Torino. Dal 1928 al 1947 è stato aggregato al comune di Venasca.
Rimangono solo pochi ruderi del castello degli antichi feudatari. La parrocchiale, dedicata a S. Massimo, conserva della primitiva chiesa gotica parte dell'abside e le nervature della volta a crociera poggianti su due capitelli quattrocenteschi.
DA VEDERE:
- Parrocchiale di San Massimo
- antica cava di marmo (nascosta da una fitta vegetazione; l’estrazione della pregiata pietra terminò probabilmente verso fine Ottocento);
- centro didattico Alfabetulla
Informazioni Utili Altitudine: 660 m
Distanza da Cuneo: 34 km
Borgate e Frazioni: Ballou, Colle, Meire, Meirot, Nazzari, Perotti, Poncino, Ponè, Rinaudo, Trucco
Patrono: S. Chiaffredo, la prima domenica di Settembre
Centri sportivi: campo da bocce
Sports estivi: mtb, ciclismo
Comune
via Capoluogo 22, tel. 0175.567240